Strappare lungo i bordi


A chi di voi non è capitato di sentirsi dire almeno una volta nell'arco degli ultimi mesi da un amico o anche da un semplice conoscente: "La domanda mi devasta", oppure "tu vai con la macchina, io te raggiungo cor coso, come se chiama, er coso dai, ah si te raggiungo cor cazzo", o più frequentemente in ogni tipo di contesto e situazione quotidiana un finissimo "a me nme ne frega ncazzo, s'annamo a pija rgelato?".

Ebbene tutte queste rinomatissime citazioni provengono dalla serie animata "Strappare lungo i bordi", serie esclusiva Netflix, che ha avuto il suo debutto il 17 novembre 2021, scritta e diretta dal grandissimo fumettista italiano Zerocalcare.

La serie che vi andrò ad analizzare quest'oggi conta un totale di 6 episodi, ognuno dalla durata di 20 minuti circa e fanno tutti parte di un'unica singola stagione.

"Strappare lungo i bordi" potrebbe sembrarvi a primo impatto uno "show" infantile o forse per ragazzini ma non è così: infatti, sebbene il linguaggio usato sia quello del dialetto romano e utilizzi termini anche giovanili e volgari, la serie è adatta a tutti. Partendo dai ragazzi di 12-14 anni che si trovano in un periodo di crescita e di formazione, passando per i 16-17enni già affermati che continuano a vivere nei dubbi e nelle perplessità adolescenziali, arrivando fino ai 20enni e 30enni per poi raggiungere i "giovani" delle scorse generazioni, i 40-50enni che i drammi adolescenziali li hanno già vissuti e comprendono bene le difficoltà emotive e quelle dovute alla crescita. La trama è dunque sempre attuale, trattando di un ragazzo che è indeciso riguardo al proprio futuro, che non sa cosa aspettarsi dalla vita e che continua ad andare avanti non rendendosi conto che non è possibile sempre "strappare lungo i bordi" e ritagliarsi per filo e per segno il proprio futuro ma bisogna tante volte incassare i colpi che la sorte ti tira contro e rialzarsi per poter andare avanti. La storia narrata è tragicomica, in quanto le risate sono assicurate ma allo stesso tempo, andando sempre più avanti con la trama e col percorso di crescita che Zero affronta, le lacrime iniziano a trovare posto sul vostro viso: che siano di compassione, di ricordo di ciò che uno ha passato o sta tutt'ora passando, di pentimento e di ciò che uno avrebbe potuto fare ma possono anche essere di gioia perché si è capito che non tutto è raggiungibile e dopotutto doveva andare così e non puoi fare altro se non fartene una ragione.

Il protagonista della serie è quindi lo stesso Zerocalcare che, in compagnia della propria coscienza dall'aspetto di un armadillo, tra un'imprecazione e un'altra ci spiega il viaggio che lui e i suoi due amici Secco e Sara devono compiere in una giornata estiva. Il percorso è però interrotto da spiegazioni riguardanti il proprio essere e dalla descrizione di come sono cambiati col tempo i suoi amici e tutto ciò che fino a quel momento lo ha condizionato, in modo da poter illuminare e illustrare a chi sta vedendo le puntate dal proprio divano chi è veramente il nostro caro Zero. 

Come ho detto in precedenza il linguaggio scurrile e la lingua romana enfatizzano il tutto, rendendolo sicuramente più veritiero ma anche più proiettato verso un pubblico giovane. Geniale è poi l'idea di rendere la coscienza di Zero un armadillo, sdoppiando l'essere del protagonista in ciò che egli è e ciò che la sua coscienza gli dice di fare, andando spesso in contrasto con le sue stesse decisioni; la scelta è dettata probabilmente dal fatto di illustrarci meglio la situazione che ognuno di noi vive regolarmente, combattendo battaglie interiori prima di affrontare quelle con gli altri e decidendo se dar voce alla nostra coscienza o meno. La scissione dell'armadillo da noi serve per identificare meglio le due funzioni e ciò che compiono, i pensieri che hanno e l'influenza che ne determinano. Sempre in tema molto giovanile vi sono anche continui parallelismi soprattutto ad argomenti a noi vicini quali la saga di Guerre Stellari o stereotipi vari ancora validi per molti di noi; utilizzando anche l'adynaton e quindi l'impossibilità che una cosa si avveri, estremizzando i concetti fino a renderli esasperati e comici, riesce a divertirci e condividere ciò che molti di noi provano, sia in tema emotivo e psicologico ma anche in tema più banalmente "casalingo" come ad esempio le figure comuni del tavolo ormai pieno di cianfrusaglie ed inutilizzabile o altri dettagli che sono presenti quasi sempre nella vita di tutti.

Dal mio punto di vista è una serie completa e a tutto tondo, con l'unico peccato di essere così corta e abbastanza triste; ma che ci volete fare è il suo scopo, tanto che vuole farci riflettere sul fatto che non siamo al centro dell'universo ma siamo semplici "fili d'erba" e dobbiamo smetterla di farci mille pare (ovvero nel gergo di oggi "dobbiamo smetterla di farci tutte ste seghe mentali") e vivere la vita come viene perché i momenti brutti vengono a tutti ma l'importante è non scoraggiarsi di fronte ad essi ed affrontarli, e se anche ne usciamo sconfitti, con un occhio nero, sfiniti e a terra, dobbiamo avere il coraggio di rialzarci e imparare a incassare il brutto colpo del giorno precedente.

Potrei scrivere tante altre cose su questa fantastica serie ma ho deciso di introdurvi solamente le basi e i termini deduttivi fondamentali per poter apprezzare a pieno "Strappare lungo i bordi" e nel caso in cui non l'aveste ancor vista vi posso solo che consigliare di andare subito su Netflix e guardarla immediatamente. Io il mio l'ho fatto, ora aspetto solo che andiate a guardarla e piangiate come delle femminucce alla vista della vita adolescenziale affrontata da Zero simile a quella che avete o state passando voi.

Ah è sessista come cosa dire che piangerete come delle femminucce? Vabbè dai fate finta de niente e andate subito a vederla che io il mio rewatch me lo so bello che fatto e ora spetta solo che a voi.

Spero che il post vi sia piaciuto,

Buona serata e a presto, ci vediamo settimana prossima per nuovi contenuti

Un saluto e un abbraccio dal vostro Ilcommentatoreseriale.


Commenti

  1. senza ombra di dubbio la miglior serie che ho visto nel 2021

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  2. serie fantastica analizzata adeguatamente e con giusti termini. Ammetto che quando ho letto la parte dell'adynaton mi è scesa una lacrimuccia

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